Menu Orizzontale

Cerca nel blog

Se tornassi a vivere - Enna Rombeck



Qualcuno mi ha chiesto giorni fa se, 
potendo rinascere,
avrei vissuto la vita in maniera diversa. 
Lì per li ho risposto di no,
 poi ci ho pensato un po' su e... 


Potendo rivivere la mia vita,
 avrei parlato meno e ascoltato di più. 

Non avrei rinunciato a invitare a cena gli amici soltanto perché il mio tappeto
 aveva qualche macchia
 e la fodera del divano era stinta. 

Avrei mangiato briciolosi panini 
nel salotto buono 
e mi sarei preoccupata molto meno 
dello sporco prodotto dal caminetto acceso. 

Avrei trovato il tempo di ascoltare il nonno 
quando rievocava gli anni 
della sua giovinezza. 

Non avrei mai preteso, in un giorno d'estate, 
che i finestrini della macchina fossero alzati 
perché avevo appena fatto la messa in piega. 


Non avrei lasciato che la candela a forma di rosa 
si sciogliesse, dimenticata, nello sgabuzzino. 
L'avrei consumata io, 
a forza di accenderla. 

Mi sarei stesa sul prato con i bambini 
senza badare alle macchie d'erba sui vestiti. 


Avrei pianto e riso di meno 
guardando la televisione 
e di più osservando la vita. 

Avrei condiviso maggiormente le responsabilità 
di mio marito. 

Mi sarei messa a letto quando stavo male,
 invece di andare febbricitante al lavoro 
quasi che, mancando io dall'ufficio, 
il mondo si sarebbe fermato. 

Invece di non veder l'ora 
che finissero i nove mesi della gravidanza, 
ne avrei amato ogni attimo, 
consapevole del fatto che la cosa stupenda
 che mi viveva dentro 
era la mia unica occasione di collaborare con Dio alla realizzazione di un miracolo. 

A mio figlio che mi baciava con trasporto 
non avrei detto: "Su, su, basta. 
Va' a lavarti che la cena è pronta". 

Avrei detto più spesso: "Ti voglio bene" 
e meno spesso: "Mi dispiace"... 
ma soprattutto...
potendo ricominciare tutto daccapo, 
mi impadronirei di ogni minuto...
 lo guarderei fino a vederlo veramente..
 lo vivrei... e non lo restituirei mai più.

Nessun commento:

Posta un commento