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Serena Santorelli - Considera che quel momento arriverà




Ora va’. Corri pure se vuoi. 
Non ti porre obiettivi, non ti dare scadenze, non crearti certezze. Non pensare a nulla. 
Chiudi con l’amico che ti ha ferito, rinnega l’amore più grande che hai avuto, rimprovera tua madre di non averti compreso, esaspera i piccoli litigi e dì pure che gli altri sono peggiori di te. 
Fallo. Nessuno è qualcuno per dire che stai sbagliando. 
Ma per onestà, soltanto per onestà, riconosci a te stesso che verrà un momento in cui dovrai fermarti. Non si sa quando, 
ma questa corsa finirà. 
Allora, può darsi che ti verrà voglia di rivedere l’amico non perdonato, che avvertirai il desiderio di riprovare quell’amore rinnegato, che ti spiacerà aver accusato tua madre di una comprensione che proprio non poteva darti. Ti pentirai di aver ingigantito delle piccole discussioni e ti rattristerai nell’accorgerti che se non avessi impiegato tanto tempo a convincerti che gli altri fossero peggiori di te, probabilmente ti saresti accorto anche che qualcuno poteva essere migliore. 
Forse saresti diventato uno che conta. E invece di ridere di chi pensa di cambiare il mondo, lo avresti cambiato e basta. O forse no. Se anche avessi fatto tutte queste cose, la tua vita sarebbe stata identica a quella che hai vissuto. Ma non puoi saperlo. 
E allora, mentre corri e ti affanni, mentre te ne freghi del tempo che passa e della fugacità con la quale riempi le tue giornate, è bene che tu consideri che quel momento arriverà. Se poi, pur considerandolo, ti verrà voglia di continuare a vivere come credi, senza obiettivi, scadenze o certezze, senza capacità di perdonare e di amare…Va bene. La vita è tua. Il futuro anche.
Ma per onestà, soltanto per onestà, considera che quel momento arriverà. 


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